Il termine “Ortoressia Nervosa” (dal greco orthos = dritto, corretto e orexis = appetito) è usato per identificare persone che non si limitano alla ricerca di cibi sani, ma sviluppano una vera e propria ossessione per il cibo salutare o presunto tale. Questo disturbo sembra essersi sviluppato negli ultimi anni a causa della diffusione sempre più consistente di stili alimentari salutisti come il vegetarianismo, il vaganismo e l’alimentazione biologica e anche in relazione alla sempre più frequente esposizione della nostra società a messaggi salutistici da parte della cultura della dieta e del mondo del fitness

L’Ortoressia Nervosa è un fenomeno emergente ad oggi non ancora classificato nelle categorie diagnostiche del DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) in quanto è ancora oggetto di numerosi studi.

Le persone che soffrono di questo disturbo:

  • attuano scelte alimentari estreme e selettive verso alimenti sani e naturali;
  • sono più preoccupati della qualità dei cibi su cui basano la propria alimentazione rispetto alla quantità, con la convinzione che una dieta salutista possa migliorare il loro benessere fisico;
  • solitamente impiegano molto tempo per scegliere, preparare e consumare il cibo;
  • hanno paura di contrarre malattie attraverso l’assunzione di alimenti ritenuti contaminati o impuri;
  • spesso mettono in atto comportamenti e rituali simili a quelli ossessivo-compulsivi;
  • possono presentare un funzionamento sociale compromesso per isolamento e alterata capacità di giudizio.

Dal punto di vista clinico-nutrizionale le persone affette da Ortoressia Nervosa, in seguito a restrizioni alimentari specifiche, manifestano complicanze simili a quelle riscontrate nelle persone che soffrono di Anoressia Nervosa come ad esempio basso peso corporeo, squilibri elettrolitici, carenze vitaminiche, osteoporosi, problemi muscolari e altre complicanze fisiche importanti.

L’Ortoressia Nervosa risulta oggi in grande espansione con una prevalenza molto variabile nella popolazione. Da numerosi studi emerge che molte casistiche si riscontrano in specialisti dell’area clinico-nutrizionale e in professionisti collegati al mondo dello sport e del fitness. Risulta preoccupante che queste scelte alimentari rigide possano non riguardare solo la sfera della persona ma ripercuotersi a livello del nucleo familiare e/o di minori con gravi conseguenze sul piano biologico e dello sviluppo.

Attualmente le possibili terapie sono ancora oggetto di studio, anche se quella più appropriata sembra essere l’intervento in team multidisciplinare composto da medico, psicologo-psicoterapeuta e dietista adeguatamente formati che combinino intervento farmacologico, terapia cognitivo-comportamentale e riabilitazione nutrizionale.

L’Ortoressia Nervosa è un disturbo recente, ancora tutto da studiare; ulteriori approfondimenti e ricerche sul tema aiuteranno a definire precisi criteri diagnostici e tipologie di trattamento specifiche con il fine di migliorare le cure e aiutare le persone che ne soffrono.

Bibliografia: Manuale per la Cura e la Prevenzione dei Disturbi dell’Alimentazione e delle Obesità (DA&O) – SISDCA – Donini M., Nizzoli U., Bosello O., Melchionda N., Spera G., Cuzzolaro M., Eds.